La luna e i falo'

Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti
Cesare Pavese 1949



domenica 18 giugno 2017

Normandia, la "Svizzera normanna"

Pareti rocciose e valli ombrose, torrenti e colline boscose; tra i dipartimenti del Calvados e dell'Orne, la Normandia dispiega il suo angolo più verde e probabilmente più suggestivo. Siamo nella Suisse normande, la Svizzera normanna. Certo siamo lontani dalle montagne elvetiche – qui l'altezza massima è quella del monte Pinçon che “culmina” a 362 metri – ma prati e boschi, falesie di calcare e corsi d'acqua, hanno creato spazi naturali sorprendenti.
Anche se il remembrement, la ricomposizione fondiaria, tende a uniformizzare il territorio, restano zone nelle quali i prati e i campi, di forme e grandezze irregolari sono spesso delimitati da siepi, boschetti di arbusti o muretti a secco nel paesaggio, tipico anche di alcune regioni dell'Inghilterra, detto bocage.
Vicino al paese di Thury-Harcourt, il fiume Orne, trovando nel suo scorrere una barriera rocciosa, forma un meandro di circa sei chilometri. L'omega che ne risulta ha ispirato il nome del nuovo comune (nato dall'associazione di cinque paesini) che, dal gennaio 2016 si chiama Le Hom.
Un bel sentiero, mai monotono, permette di fare il giro dell'Ω scoprendo scorci e ampi prati, cavalli al pascolo in moderni allevamenti, antiche fattorie, cappelle e chiesette.
Seguendo poi la strada delle creste scopriamo paesaggi che si aprono su spazi più ampi, altri paesini quasi sempre vicini a un corso d'acqua.
Ci fermiamo a Pont-d'Ouilly. Sulle rive del fiume che attraversa il paese c'è una certa animazione; c'è chi passeggia, chi prende il sole, chi scende in kajak o in canoa. Una bambina attraversa l'Orne appesa ad una teleferica.


















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